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La Gravina di Laterza 2019-05-14T11:53:04+02:00

LA GRAVINA DI LATERZA

LA GRAVINA DI LATERZA

La Gravina di Laterza è uno dei Canyon più grandi d’Europa, che ha avuto origine per effetto dei fenomeni di erosione degli agenti atmosferici. E’ un grande solco nella roccia lungo 12 chilometri, profondo 230 metri nel punto più alto e largo in media 300 metri. Le incrinature della roccia calcarea, lungo i versanti della gravina, hanno dato origine a grotte, guglie e altre formazioni rocciose di grande effetto visivo.

La conformazione sinuosa della Gravina di Laterza, assieme ad altri fattori ambientali, hanno generato un luogo estremamente ricco di biodiversità. Considerata una delle aree naturali con maggior biodiversità naturalistica d’Europa, sul ciglio, sui versanti e sul fondo rare specie di animali e vegetali trovano l’habitat ideale. Tra questi troviamo il capovaccaio, un raro avvoltoio migratore, la cicogna nera che sorvola maestosa i cieli di questo canyon e il gufo reale padrone della notte!

Gli stagni ed il torrente del fondo gravina sono ricchi di vita e biodiversità. Tra carpe, raganelle, rospi e granchi d’acqua dolce, troviamo anche l’ululone appenninico, una simpatica salamandra con il ventre di colore giallo intenso.

La gravina è costantemente sorvolata da volatili di grandi e piccole dimensioni, tra cui poiane, bianconi, corvi imperiali, falchi (gheppi, nibbi reali e bruni, pellegrini, grillai, lanari), ghiandaie, passeri solitari, gufi comuni, civette, barbagianni, assioli, monachelle e zigoli capinero.

I sentieri della gravina sono percorsi da diverse tipologie di mammiferi come: tassi, faine, volpi, istrici, donnole, cinghiali e da qualche anno anche lupi.

Inoltre, nella Gravina di Laterza vivono numerose tipologie di rettili. E’ possibile incontrare lucertole pudarcis, ramarri, serpenti come il biacco, il cervone (il più grande d’Europa) e la vipera aspis, ma troviamo anche specie di origine balcanica come il Geco di Kotschy ed il Colubro leopardino, probabile testimonianza di un preistorico collegamento con la penisola balcanica.

In pochi metri è possibile passare dalla pseudo steppa alla prateria, alla macchia, a foreste, sino alla zona umida del fondo gravina.

La vegetazione presente nella Gravina di Laterza, di tipo mediterranea, è notevolmente variegata. Osservando la Gravina dall’alto verso il basso, vedremo il susseguirsi di comunità vegetali differenti. In pochi metri è possibile passare dalla pseudo steppa alla prateria, alla macchia dominata dal Lentisco (Pistacia lentiscus), a foreste dominate dal Leccio (Quercus ilex) o dal Fragno, sino alla zona umida del fondo gravina. Tra la vegetazione della parte superiore della gravina è possibile incontrare in primavera un’altissima varietà di orchidee selvatiche.

Dunque, la particolare morfologia della gravina determina la formazione di diversi ambienti caratteristici. Di conseguenza, tra gli habitat della Gravina di Laterza, crescono piante rare e trans-adriatiche, come il Fragno (Quercus trojana) e la Campanula pugliese.

In conclusione, possiamo affermare che la Gravina di Laterza rappresenta una delle più importanti area naturalistiche del Sud Italia, assolutamente da difendere e tutelare.