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Il Parco Terra delle Gravine 2019-05-14T11:15:31+02:00

IL PARCO TERRA DELLE GRAVINE

IL PARCO TERRA DELLE GRAVINE

Situato al centro dell’Arco Ionico del Golfo di Taranto, il Parco Terra delle Gravine è una delle aree naturalistiche più importanti d’Europa. Un vasto territorio caratterizzato dalla presenza delle Gravine, ossia, grandi incisioni carsiche, disposte in direzione nord-sud, dall’altopiano delle Murge al Mare Ionio.

Istituito con Legge Regionale n. 18 del 20-12-2005 (modificata con L.R. 6/2011), è il Parco Naturale Regionale più grande della Puglia con una superficie complessiva di circa 25.000 ettari. In particolare, la sua estensione comprende 14 comuni da Ginosa a Villa Castelli, passando per Laterza, Castellaneta, Mottola, Massafra, Palagiano, Palagianello, Statte, Crispiano, Martina Franca, Montemesola, Grottaglie, San Marzano. Si estende, dunque, dalla Provincia di Taranto sino a quella di Brindisi.

Villaggi rupestri e aree archeologiche, antiche masserie e lamie, cascate e sorgenti, paesaggi naturalistici incredibili, ecosistemi e habitat rari. Tante sono le unicità del Parco ed ogni gravina ha le sue peculiarità.

L’erosione della roccia calcarenitica ha guidato l’erosione dei calcari cretacei e la formazione di spettacolari e profonde gravine

Site nell’area a nord del Golfo di Taranto, le gravine sono profonde incisioni di origine fluvio-carsica, caratterizzate da alte pareti rocciose. Hanno uno sviluppo orientato da nord a sud e sono, a grandi linee, parallele tra loro. Dunque, le gravine rappresentano, il letto di antichi corsi d’acqua che, scorrendo tra le fratture della roccia formatesi per effetto dei movimenti tettonici, per millenni hanno eroso la roccia.

In sostanza, l’emersione delle rocce calcaree (Calcare di Altamura del Cretaceo superiore), alla fine del Mesozoico e all’inizio del Terziario, ha permesso lo sviluppo dei fenomeni carsici. Nel Pliocene si è depositata, sul Calcare di Altamura, la Calcarenite di Gravina, nota anche come “tufo calcareo”. L’erosione della roccia calcarenitica presente nella parte superficiale (meno compatta dei calcari e facilmente erodibile) ha guidato l’erosione dei calcari cretacei e la formazione di spettacolari e profonde gravine.

Ogni grotta può essere considerata uno scrigno di possibili tesori archeologici

Inoltre, le gravine, oltre all’importante patrimonio naturalistico e geologico, offrono un ricco patrimonio di testimonianze archeologiche. La presenza sui versanti di numerose grotte ha favorito l’insediamento umano, dal Paleolitico fino all’età moderna. Ogni grotta può essere considerata uno scrigno di possibili tesori di inestimabile valore che testimoniano la frequentazione umana nel corso dei secoli passati.

In conclusione è possibile affermare che non esiste in altra parte del mondo, un luogo con un equivalente quantità di insediamenti rupestri e di siti archeologici, con beni naturalistici e fenomeni carsici così importanti e analoga ricchezza di biodiversità naturalistica.